Poesia

  • CALIPSO

    Collana: MYOSOTIS
    Ibiskos Editrice Risolo 2007
    ISBN 978-88-546-0317-2

    "Nuti crede nel silenzio. Nella scogliera in attesa. Nel vento. Nei tempi diversi che muovevano le azioni dell’uomo nell’era dei miti. Crede nella radice filosofica della parola, nel legame tra connotazione e denotazione, parola capace di educare e mostrare, unico strumento per veicolare la Storia e le storie, gli strati sottesi di un’esperienza umana globale. E Nuti reinterpeta il viaggio. Stavolta non si segue il navigante. Non ci si imbarca con lui com’è accaduto in tanta tradizione poetica e letteraria. Ulisse è straniero, come afferma lo stesso Nuti, lui è nudo/ come la luce e va perché deve andare. E non si può sempre e solo seguirne il fascinoso vagare, parteciparne il dolore, dimenticando in fretta le vite che ha cambiato, il segno che ha lasciato andando."

    (dalla prefazione di Monia B. Balsamello)

    "La potenza dell’attesa produce la desertificazione del sé, e trovare la risposta diviene stato permanente: non una volta, ma per sempre. Ulisse non tornerà mai, nemmeno dopo che sarà tornato, né smetterà mai di aspettare, anche dopo che l’attesa sarà finita. E Calipso non smetterà mai di desiderarlo, poiché mai lo ha avuto quando lo aveva, e mai più lo avrà quando non lo avrà. Nessuno dei due è il sogno dell’altro, perché nessuno è il sogno di nessuno, mai. È poesia, d’altra parte, cioè una danza: ma quando entra in ballo la verità, tutto si pietrifica, e l’attesa si trasforma in quella specie di nirvana maledetto che è la sapienza. Nuti non ha lavorato per acchiappare la farfalla - l’ha semplicemente aspettata danzando; e quando è arrivata, non l’ha rincorsa, tanto per prolungare la danza: l’ha infilzata e ha smesso di danzare. Lo stesso ha fatto fare a Calipso, a Ulisse e anche a noi, lettori - che siamo il muro sul quale lo spillo è stato infilato. Chapeau."

    (dalla postfazione di Sandro Veronesi)

  • lumen

    Collana: MYOSOTIS
    Ibiskos Editrice Risolo 2008
    ISBN 978-88-546-0490-2

    “Io cerco di evocare la luce attraverso il colore e la forma, lui attraverso il suono delle parole. In questa ricerca affannosa, ma piena di speranza, non sono più solo.”

    (dalla prefazione di Andrea Martinelli)

    “Esiste un disegno di Leonardo, nel codice Hammer (2A, f 2r), che ha sollecitato l’immaginazione del poeta. Il disegno rappresenta il Lumen Cinereum, la tenue luminescenza della parte in ombra della Luna Nuova (vedi frammento 56). Ma il Lumen Cinereum è il riflesso della luce della Terra, che schiarisce l’ombra della Luna. Allora il titolo Lumen si riferisce alla luce che si riflette e irradia dalla Terra; Lumen è il segno di una descrizione della luce come esperienza - opus - terrena. E’ la luce dell’Uomo, attraverso l’Uomo, in fondo all’Uomo: la luce dell’anima.”

    (dalla postfazione di Michael Greco)

  • appunti di viaggio

    Collana: MYOSOTIS
    Ibiskos Editrice Risolo 2010
    ISBN 978-88-546-0630-2

    “La presentazione di Veronesi non è solo l’omaggio ad un artista, ma contiene un’intuizione critica più generale: la pittura come scoperta e testimonianza di un mondo, visitato dall’anima. I due s’erano già trovati in un altro viaggio. Qualche anno prima, nel 1984, Veronesi aveva pubblicato il suo primo libro – di poesie, Il cielo e il resto – e aveva chiesto a Nuti di illustrare la copertina. Lui fece il disegno, finissimo ed essenziale, di un astrologo che prende in mano la luna e una stella. Quel disegno, per un libro di poesie, era un “segno”…sì, perché si capisce, ora, che questi suoi Appunti di Viaggio, se pure per una mostra d’arte, se pure con significati di estetica dell’arte, sono righe poetiche. Il bisogno di distillare la pittura e la musica in poesia. Giovanni Nuti ha voluto ripercorrere quei primi viaggi. La presente riedizione critica degli Appunti è un omaggio alle radici della sua poetica, in cui pittura, musica, filosofia e amicizia s’intrecciano in una trama indissolubile.”

    (Angela Recanati)

  • citèra

    Collana: MYOSOTIS
    Ibiskos Editrice Risolo 2011
    ISBN 978-88-546-0630-2

    “Sabato 21 Aprile scorso, si è svolta ad Empoli la cerimonia di premiazione del Premio Letterario Nazionale Ibiskos 2011, che ha visto la partecipazione di più di quattrocento autori provenienti da tutta Italia. La silloge Citèra – refusi d’amore – di Giovanni Nuti ha vinto il primo premio per la Poesia. Nella bella prefazione di Sandro Veronesi si descrive l’opera di Nuti come “Un viaggio di pura intuizione verso l’ignoto, verso l’ignoranza colorata di Tertulliano, la way of ignorance di T.S. Eliot fino al cuore della poesia possente di Giovanni della Croce che scolpisce nei secoli la tenace saggezza dell’assenza in questi due versi immortali: Per giungere a ciò che non sai / devi passare per ciò che non sai”.”

  • la dea dei serpenti

    Collana: MYOSOTIS
    Ibiskos Editrice Risolo 2015
    ISBN 978-88-546-0630-2

    La cultura europea si sviluppa da una radice femminile. Questa matrice [la Dea dei serpenti – Potnia Theron] impronta il culto, l’arte, la politica e l’economia della Civiltà Minoica, che domina – in modo pacifico – il bacino del Mediterraneo dal 2500 al 1450 a. C. Tale cultura è indebolita da catastrofi naturali, ma soprattutto piegata e marginalizzata dalla bellicosa, patriarcale Civiltà Micenea, che distrugge Troia e conquista Creta. La radice femminile sembra scomparire, rimossa e dimenticata, ma continua ad agire come potenza silenziosa e clandestina, protettrice della vita e dello spirito dell’umanità. Ne sono tracce archetipiche figure come Calipso nell’Odissea; la dea Dike nel De Natura di Parmenide; la sacerdotessa Diotima di Mantinea, maestra di Socrate nel Simposio; fino alle soglie del Cristianesimo, con la Vergine Maria. Il poema “La Dea dei serpenti” è un viaggio poetico lungo questi momenti germinativi dell’identità europea, attraverso la personificazione, la voce e il racconto mitico della Dea minoica, Signora degli animali, segnata dall’emblema del Serpente tra le mani, della Colomba sul capo e dal Leone, come nudità solare del suo petto.